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Visualizzazione dei post da agosto, 2014

Bolivia: day #25- 33

Prendere un autobus sapendo che ci passerai a bordo un giorno e mezzo ti fa realizzare immediatamente quanto siano lunghe e importanti le distanze in Sud America.  Fortunatamente la tattica di non andare a letto la notte precedente si rivela azzeccata  in quanto la prima parte del viaggio la passiamo tranquillamente dormendo. Il difficile viene dopo, durante la notte, mentre tutti dormono, quando la temperatura scende e sul bus comincia a fare freddo, l'unica cosa che desideri è arrivare subito da qualche parte e mi ritrovo sveglio assorto nei miei pensieri,  la musica nelle orecchie a farmi compagnia finché, all'improvviso,  il bus si ferma a  lato della strada, praticamente in pieno deserto, e vedo i due autisti muniti di torce andare preoccupati verso il retro del veicolo. Approfitto della pausa e della porta aperta e scendo anch'io per sgranchirmi le gambe intorpidite dalla lunga immobilità e rimango incantato quando, alzando lo sguardo verso l'alto, vedo il più bel

Chile: Santiago de Chile day #20-24

Attraversare in bus le Ande, una delle cordigliere più alte del mondo, arrampicandosi lentamente curva dopo curva fino alle perenni vette innevate, ti permette di poter ammirare tranquillamente lo splendido paesaggio circostante, la strada che scorre senza fine, i fiumi, le ampie vallate e le cime nascoste dalle nuvole fino ad arrivare alla massima altezza, 3600 metri sul livello del mare, confine naturale tra Argentina e Chile e sede della dogana dove, per gli intensi controlli della polizia cilena, perdiamo circa quattro ore passate al gelido freddo del passo andino. Arriviamo a Santiago abbastanza tardi ma Leo, il nostro Couchsurfer, ci invita subito a cena in uno dei migliori quartieri della città: Bellavista.  Seduti in un tipico ristorantino con tovaglie a quadretti bianchi, rossi e blu, i colori della bandiera cilena, assaggio con gusto il mio primo pisco sour , cocktail tipico di qui, mentre ordiniamo un'enorme frittatona con bacon e verdure veramente deliziosa. Dopo aver

Argentina:Buenos Aires-Mendoza day #14-19

Arrivare a Buenos Aires in barca è davvero un'esperienza unica, vedere la costa che si avvicina, entrare nel l'enorme e operoso porto ti fa capire al volo di essere arrivato in una delle città più grandi e importanti di tutto il Sud America.  Non facciamo neanche in tempo ad uscire dalla barca per sbrigare le rituali misure di sicurezza che lo zaino di Alberto si incastra nella macchina a infrarossi del controllo bagagli bloccando totalmente l'unico sistema di disponibile e causando una coda catastrofica che assisteva spazientita alla scena.  Alla fine, dopo innumerevoli tentativi e ben quattro doganieri impegnati a risolvere la questione, riusciamo a fare il nostro ingresso, ormai poco trionfale, in Argentina. Saliamo sul primo pullman che troviamo diretto in città dove un gentile vecchietto ci aiuta ad orientarci suggerendoci quando scendere e come fare per raggiungere l'abitazione dei rispetttivi Couchsurfer, il mio,  fortunatamente, vive nel vicino Barrio Palermo