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Salviamo la Turtle House di Terzani

Prendete l'ermo colle, tanto caro al buon vecchio Leopardi, immortalato in una delle poesie più belle e conosciute della tradizione italiana e adesso immaginate che ci costruissero sopra un bel centro commerciale. Di quelli enormi, che vanno tanto di moda adesso. Sareste d'accordo? Farebbe piacere a voi, ma sopratutto agli abitanti di Recanati? Non credo proprio. Riuscirebbe semplicemente a distruggere uno dei luoghi più conosciuti d'Italia, eliminando per sempre quell'aria misteriosa e romantica che lo avvolge dal lontano 1820, anno in cui il poeta si rifugiava ai suoi piedi in cerca di ispirazione. 
In Thailandia sta accadendo la stessa cosa. Tiziano Terzani, scrittore contemporaneo e grande messaggero di pace, per circa cinque anni visse con la sua famiglia in una piccola casetta di legno a Bangkok, dove scrisse uno dei suoi libri più belli e famosi, "Un indovino mi disse", che adesso rischia di essere inghiottita per sempre dalla "Giungla di cemento", secondo le parole dello  stesso scrittore. Un consorzio thailandese vorrebbe abbattere la splendida struttura che Terzani descrisse come: "...la casa più bella e fatata in cui abbiamo mai vissuto"... per far spazio ad anonimi palazzoni senz'anima. 
Non so se sarà possibile fermare questa situazione oppure no, quello che so con certezza che adoro Terzani come scrittore e come persona, e vorrei provare comunque a dare il mio contributo firmando in pochi, semplici passi, la petizione su Change.org 
Chissà se un giorno, in viaggio tra le strade di Bangkok, possa avere anch'io la fortuna di visitare questo luogo incantato e di grande ispirazione per il Maestro.

Firma anche tu la Petizione:


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